Spesso, quando riguardo questa serie di foto e mi soffermo su una di loro, mi chiedo: quanti anni avrà questa porta? quante storie potrebbe raccontare di se e di quelle persone che se ne sono serviti nella sua lunga esistenza?
Mi è capitato, nel corso degli anni, di tornare in vari luoghi dove ho scattato foto di questo libro, e quando ho ritrovato porte nella stessa condizione di come le avevo fotografate, mi sono sorpreso a provare l'identica gioia di quando si ritrova un vecchio caro amico che avevi temuto di non rivedere mai più. Altre invece le ho trovate riverniciate o ritoccate in modo maldestro, lasciandomi a volte indifferente o, spesso perplesso.
La delusione più grande però l'ho provata quando al loro posto ho trovato nuove e anonime porte moderne, che hanno sicuramente la capacità di essere più solide e sicure, ma non certo quella di poter toccare il cuore del fotografo alla continua ricerca di immagini segnate dalla testimonianza del tempo che passa, e lascia il segno sugli oggetti e su di noi.
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