Castelluccio dopo la fioritura
Sono molto legato a questa serie di fotografie scattate nel luglio del 2007 a Castelluccio di Norcia, perché rappresentano il mio definitivo passaggio al digitale. Infatti questi tre giorni di vacanza trascorsi in Umbria, di cui un pomeriggio e una mattinata a Castelluccio, sono bastati a darmi la conferma delle enormi potenzialità di questo nuovo modo di fare fotografia. E passi il fatto che era "solo" una 400d della quale conoscevo allora soltanto poche opzioni per poterla sfruttare al meglio. Non so se sia stato il fatto di poter vedere subito nel display della fotocamera le foto appena scattate, o se appena tornato a casa le ho potute scaricare e vedere subito nel pc senza aspettare i fatidici 3/4 giorni per avere in mano le diapositive, o forse anche il fatto di aver potuto scattare tante foto senza dover cambiare mai il rullino e dover fare i conti dei costi. Insomma, acquisita la convinzione che una nuova passione stava sbocciando, parafrasando eventi ben molto più importanti, ho capito che per me questi sono stati i 3 giorni che hanno sconvolto il (mio) mondo fotografico.
La piana di Castelluccio è sempre e comunque affascinante, e se come immaginavo a luglio inoltrato non ho potuto trovare le infinite sfumature della fioritura, mi è stato riservato la splendida tavolozza di gialli mescolati al verde del dopo mietitura. E poi scoprire quel paesaggio lunare che fa da anticamera al Monte Vettore. La mattina successiva, con sveglia all'alba, quello che non mi sarei mai aspettato visto il caldo atroce di quei giorni, una vasta coltre di nebbia che ricopriva tutta la piana...Tutto preso da quel magico scenario scattando a più non posso ho benedetto il fatto che non ci fossero rullini da cambiare.